Militare e uomo politico pakistano. Compiuti gli
studi all'Accademia militare indiana, entrò a far parte dell'esercito
britannico delle Indie. Durante la guerra combatté sul fronte
nordafricano e in Italia, dove venne fatto prigioniero. Promosso ufficiale di
Stato Maggiore, dopo la costituzione del Pakistan indipendente, nel 1947, la sua
carriera procedette a ritmo sostenuto. Nel 1935 fu promosso vice-capo di Stato
Maggiore generale, quindi generale di divisione e, infine, nel 1957, capo di
Stato Maggiore generale. Nel 1962 fu nominato comandante in capo delle forze
armate del Pakistan orientale e, al termine del conflitto indo-pakistano (1965)
per il Kashmir, venne designato comandante in capo dell'esercito pakistano.
Amico del presidente Ayub Khan,
Y.
K.
ricevette alcuni
incarichi politico-diplomatici (1968), svolgendo tra l'altro missioni a Mosca e
a Pechino. Nel marzo 1969, in seguito alle dimissioni di Ayub Khan, il cui
regime era stato messo in crisi dai disordini dei mesi precedenti dovuti alle
tendenze secessioniste del Pakistan orientale, assunse il potere, sottolineando
però la transitorietà della sua presenza alla guida dello Stato e
impegnandosi a operare per l'instaurazione di un Governo costituzionale. Dopo le
elezioni generali del dicembre 1970 (le prime dopo quelle del 1947), che
confermarono la profonda separazione tra i due tronconi, occidentale e
orientale, in cui era diviso il Paese, egli non riuscì a comporre i
dissidi e a impedire che nel marzo 1971 fosse proclamata unilateralmente
l'indipendenza da parte del capo del separatismo bengalese, sceicco Mujibur
Rahman. Il 10 agosto 1973 cedette la presidenza della Repubblica a Chaudry Fazal
Elahi (Pēshāwar 1917 - Rawalpindi 1980).